L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Piacenza festeggia i nuovi iscritti e premia i “decani” della professione, in un ideale passaggio di consegne tra generazioni.
Tutto è avvenuto nella cornice della “9^ Giornata del Medico e dell’Odontoiatra”, ospitata sabato 22 ottobre dal Salone Monumentale di Palazzo Gotico in Piazza Cavalli a Piacenza; un evento partecipato, che ha vissuto il momento più emozionante nella cerimonia Giuramento professionale di 35 giovani laureati che fanno il loro ingresso nella professione.
La cerimonia – nel corso della quale è stata onorata con un minuto di raccoglimento la memoria dei medici caduti a causa della pandemia, ricordati nei giorni scorsi con una celebrazione religiosa officiata in Cattedrale dal vescovo di Piacenza-Bobbio Mons. Adriano Cevolotto – si è aperta con il saluto del sindaco di Piacenza Katia Tarasconi: “Rivolgo un augurio particolare ai giovani che oggi prestano giuramento e a coloro che vedono riconosciuto, e giustamente celebrato, un percorso professionale e umano lungo 50 anni – le parole del primo cittadino -. E’ necessario esprimere una grande gratitudine per il coraggio esemplare, il senso di responsabilità e lo spirito di sacrificio con cui onorate quotidianamente la vostra professione. E’ anche però giunto il momento di trovare risposte ad alcuni quesiti che ormai da anni vengono posti e alle vostre istanze. Si parla della mancanza di medici: a fronte di 80 pensionamenti, sono 35 i nuovi ingressi. Sono numeri che preoccupano, noi abbiamo la responsabilità di dare risposte; il tema è trovare insieme delle soluzioni affinché questi numeri possano cambiare. L’emergenza covid ci ha costretto in qualche modo a ripensare alla sanità e al modo in ciascuno di noi svolge il proprio ruolo, la vostra categoria ha pagato un prezzo altissimo”. “Il giuramento che i più giovani prestano oggi – ha concluso Tarasconi – è per la vita, non si è medici e odontoiatri solo quando si è in servizio, ma lo si è sempre”.
A portare il saluto dell’Ausl Piacenza il direttore sanitario Andrea Magnacavallo: “Le aziende sanitarie vi stanno aspettando a braccia aperte – ha detto rivolgendosi ai neo iscritti -. Visto il percorso che avete fatto, andrete a rappresentare una categoria sicuramente più preparata rispetto alle generazioni che vi hanno preceduto, questo deve essere di conforto per tutti noi che diventeremo anche pazienti. Vi accingete ad entrare in una professione bellissima, che vi permette di produrre salute, di salvare vite, di fare del bene. Vi auguro di interpretarla al meglio, innanzitutto con grande passione; siate professionali, continuate a studiare e siate etici, in grado di discernere il bene dal male, stando sempre dalla parte del bene e dei pazienti”. Quindi spazio al significativo momento della premiazione per il traguardo dei 50 anni di laurea dei medici Gian Battista Anguissola, Francesca Caltagirone, Giorgio Campana, Pietro Dalla Volta, Carlo Fioruzzi, Gabriella Mezzadri, Maurizio Mezzadri, Graziano Murgia, Mario Sanna, Lionello Spada, Pier Sandro Sprocato, Pietro Zermani.
E’ stato invece Giovanni Pilla, insieme ai colleghi Massimo Alpegiani, Piergiuseppe Horak, Francesco Ranza, Stefano Malvicini e Giuseppe Segalini, a ricordare la figura del medico condotto, sostituita dal 1978 dal medico di famiglia, profondamente radicata nel territorio e punto di riferimento per tanti cittadini. “I medici condotti per tanti anni sono stati l’asse portante della medicina territoriale – ha sottolineato Pilla – e, oltre che al corpo, hanno sempre avuto una particolare attenzione allo spirito. Piacenza può considerarsi una una roccaforte della condotta medica, voluta da Maria Luigia d’Austria all’inizio del 1800. Nell’attività di medico condotto oneri e onori andavano di pari passo: gli oneri erano tanti, in qualsiasi momento del giorno e della notte si poteva essere chiamati, a seconda della necessità, come ostetrico, pediatra, dentista, ortopedico e quant’altro…naturalmente per assolvere a questi compiti bisognava essere adeguatamente preparati, ma anche dotati di grande spirito di sacrificio. Anche gli onori erano tanti, nessuna gratificazione era più grande della consapevolezza di essere utile, se non indispensabile. Cosa rimane oggi? Sicuramente molte pagine di puro eroismo, ma soprattutto la convinzione che fare il medico non è un mestiere come un altro”.
A concludere il pomeriggio l’emozionante momento del giuramento professionale, letto dalla dottoressa Norsaga Hoxha, la più giovane del gruppo; uno ad uno, i 35 neo laureati – 31 iscritti all’Albo dei Medici Chirurghi e 4 all’Albo degli Odontoiatri – hanno quindi pronunciato il proprio nome, dicendo “Lo giuro”. A loro si è rivolto il Presidente dell’OMCeO Piacenza, Prof. Mauro Gandolfini, esprimendo l’auspicio che tutti possano rimanere sul nostro territorio. “Iscrivendovi all’Ordine avete il diritto di curare, è una grossa responsabilità – ha sottolineato -. Entrerete nell’intimità delle persone, fatelo con gentilezza, ascoltate sempre i vostri pazienti. Avete studiato tanto, siete senz’altro molto preparati, ma la pratica è un’altra cosa. “Humanitas” e “humilitas”, senza queste due virtù non potrete fare i medici. Come potete fare a meno dell’umanità? Secondo uno studio, oggi un medico ascolta in media il paziente per otto secondi; serve invece tempo per stare vicino ai pazienti, ascoltandoli si riescono a capire tante cose, si riesce a fare una diagnosi, che è la cosa più difficile. Non crediate poi di avere la verità in tasca, o di sapere tutto, ascoltate sempre con attenzione e rispettate i vostri colleghi. La prima persona che dovete curare siete voi stessi, se non vi curate non potete curare gli altri. Vi auguro un futuro ricco di soddisfazioni e anche di studi: bisogna essere studenti a vita”.
Quindi l’esortazione finale, citando don Luigi Ciotti: “L’etica deve essere scritta nelle nostre coscienze, deve potersi leggere nei nostri comportamenti e deve fare da sfondo ad ogni progetto e strategia. L’etica è il sentimento della corresponsabilità tra l’”io” e il “noi”: dunque non un’etica della professione ma un’etica come professione”.
Saluti istituzionali
Premiazione medici 50 anni di laurea
Intervento Dott. Giovanni Pilla
Relazione morale – Prof. Mauro Gandolfini
Presentazione e giuramento medici neo laureati